Vola Moscarella, vola. Non l’avrebbe mai immaginato, neanche nei più rosei voli pindarici della immaginazione, di sedersi quatto quatto a Palazzo Dogana. Peppino, così lo chiamano i “cari concittadini”, stornarese classe ’52, laurea in Agronomia, nostalgia di lignaggio per il Ventennio, si divide tra le due attività di sindaco e funzionario. E sa coniugarle bene. Infatti, se si vuole essere ricevuti, per qualsiasi evenienza, basta recarsi al suo ufficio presso la sede dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura, a Foggia. Nel suo caro luogo natio, Stornara, non viene mai eletto, pur vantando più di una candidatura alle comunali. Dicono i compaesani: solo da voi poteva “cumannà”. Becera superbia campanilista. A Orta Nova, invece, diventa presto un idolo. Forse, anzi sicuramente, perché l’unico animale politico in un paese privo di una classe politica vera e propria. Dieci anni da primo cittadino. Dal 1994 al 2002 e, dopo la forzata parentesi della amministrazione Vece, il ritorno plebiscitario nel 2006. E pensare che nel 2002 non rientrò neanche come consigliere comunale. Redivivo. Statura e scalpo berlusco-mussoliniani, sorriso a 360 gradi, grande savoir-faire: tutte le carte in regola per aspirare alla carica del principe moderno di machiavelliana memoria. Non ha mai amato i cittadini ortesi, e ancor meno oggi, dopo tutte le vicende che lo hanno portato allo scontro frontale con i rappresentati. Li definisce “nu paes d’ mm’rdajul”. Usa sovente il dialetto, non sappiamo se per un vezzo altezzoso o per reale umiltà. Dal primo anno del primo mandato elettorale, è coadiuvato da una squadra amministrativa che coincide con sé stesso. No, non è stato stravolto il principio dell’identità: semplicemente comanda lui, e basta. Nel tempo è riuscito a creare una macchina del consenso efficace, seppur con tecniche persuasive datate. Ha chiuso gli occhi ad una società, quella ortese, già sopita di per sé. Nel tempo molti assessori hanno fatto fagotto, altri hanno migrato verso nuovi nidi, tutto per rimpastare una torta dall’unico ingrediente reale: Peppino. Lui comanda e gli accoliti rimangono ai piedi della tavola pronti a raccogliere ogni briciola dal convivio politico. Per la serie: create consenso e mangiatevi quel che resta. E così fu. Lo zoccolo duro dei mille e non più mille voti rimane indissipabile. Come nel caso del fedelissimo assessore Bombino, il cerignolano preparatissimo in materia di bilancio. Esperienza e precisione encomiabili. Sì, ma proprio il figlio doveva essere il presidente della cooperativa San Francesco, che si è occupata della raccolta differenziata ad Orta Nova? La comunicazione istituzionale parla di bilancio comunale “a posto, quasi virtuoso”. Eppure Peppino lamenta sempre l’assenza di fondi. E, nel frattempo, chiede “na s’garett”: fumatore e scroccone incallito. Fuma e pensa a come cambiare volto al paese. Stende un manto d’asfalto, sovraccarica i marciapiedi di segnali, alza la retta dell’asilo comunale da cinquanta a cinquecento euro. E cambia le carte in tavola. Può, infatti, variare una zona adibita da PRG alla realizzazione di strutture sportive, in una da adibire alla realizzazione di strutture commerciali. Per tutto ciò, merita una promozione. Quella tanto agognata. Si credeva fosse finita la sua stagione politica, il popolo che lo aveva eletto per la terza volta, gli voltava le spalle. Non aveva più speranze. La base elettorale però non lo abbandona. Dopo le catene per la discarica, sale sul palco e affronta i fischi della gente con sfrontato coraggio. Assessore all’Agricoltura. Promosso sì, ma da chi? Peppino sogghigna e prende per buona la pezza posta sul mancato accordo politico che lo ha condotto in via XX settembre. E’ l’occasione buona per festeggiare in un noto bar del centro, tra spumante e pasticcini, alla faccia dei cittadini. Che continueranno a pagare l’addizionale IRPEF più alta della Regione. Con buona pace per tutti.
l'Attacco
12 commenti:
Bravo Michele, bravo. Gli ultimi due pezzi son fatti bene, persino equilibrati.
Continua così: se davvero ti piace il giornalismo non ti stancare MAI di Denunciare, di "aprire gli occhi", di "accendere la luce".
Ti farai tanti nemici, Sai? Perchè agli Uomini, in genere, non piace che si "parli male" di loro. E generalmente hanno pure ragione. Tranne che in un caso: quando, diventando amministratori e degli interessi del Popolo rappresentanti, rinunciano di fatto al diritto a non essere giudicati per le loro azioni, azioni che dovrebbero compiere sempre solamente nell'interesse della Gente.
Accendi la Luce, apri gli occhi alla gente, foss'anche per riderci un pò su. Se anche ad una (che sia una) persona che ti legge si "accende la lampadina", la "scintilla" allora avrai compiuto buona opera...
Avrai vita difficile, se davvero vuoi fare giornalismo, se davvero vuoi informar la gente su fatti e mis-fatti della politica...
Fare il giornalista è Missione importante, che comporta sacrifici...Ma Tu vai avanti e non scoraggiarti mai, neanche quando tutti ti diranno di "aver passato il segno della decenza" e della "convenienza" o "dell'opportunità". Vai avanti e non dimenticare mai, che la Parola è Dono di...
Un amico
Ti ringrazio di cuore.
Credo che sull'"affetto" che nutra Moscarella per gli Ortesi oggi, se ne possa ampliamente riparlare....non che non siano vere le frasi riportate da te....ma COME dargli torto PORCA VACCA!!!!
Comunque, come dicevo, credo che l'affetto per alcuni Ortesi, oggi, sia più forte che mai...dopo il trionfo che lo la lascia tutt'ora incredulo.... mai campagna elettorale fu meno sentita e curata da lui....
Oggi siede in Consiglio, dove lui EI U MAST, dove lui non conosce nessuno ma tutti conoscono lui e aspettano di sentire prima "la sua"...dove, "venite vi mostro il Palazzo, questo è il.... (dopo averci abitato per 15 giorni)"....
E si! Credo proprio che Peppino sia grato, oggi, ancora di più, a STU PAEIS D FESS!!!!
Almirante1
Bellissimo questo articolo, complimenti...
In questo articolo emerge una capacità interpretativa straordinaria: le vicende politiche locali sono, abilmente, lette alla luce di un'analisi psicologica (oserei dire psichiatrica...) del sindaco.
Moscarella è dipinto come un picaresco dittatoruncolo di provincia; come uno pseudo-principe macchiavelliano, con delle nevrosi da fumatore di ascendenza sveviana...complimenti all'autore dell'articolo.
Giuseppe
Piu' che un personaggio pirandelliano lo definirei un'Idra.
Nella mitologia greca, l'Idra era un mostro dalle nove teste (Moscarella, Tarantino, Di Conza, Russo, Petrocelli, D'Agostino, Angelo Vece, Bombino e Valentino D'Angelo) che viveva in una palude. Costante minaccia per la città di Argo (Orta Nova), il suo alito era velenoso e, quando le si tagliava una delle teste, al suo posto ne spuntava subito un'altra; la testa al centro era immortale.
Bravi bravi, anche io vorrei vivere nel paese delle meraviglie, dove tutto ci è concesso. Non vorrei pagare tasse, vorrei avere una villa sempre verde, vorrei avere il sindaco che faccia tutto quello ce gli diciamo, vorrei avere un rappresentante provinciale, vorrei averne anche uno regionale, vorrei che non ci fossero guerre, vorrei che le macchine non camminassero a petrolio, vorrei vorrei vorrei....ma poi mi sveglio e mi accorgo che c'è una realtà ben diversa e non solo ad Orta Nova.
UN AUGURIO DI FELICE MATRIMONIO A GIANNI LANNES E UN GRAZIE PER AVER DATO UNA SCOSSA AGLI ORTESI.
SPERIAMO CHE BASTI!
RAFFAELE DE VITTO SCRIVE SU DI UN VOLANTINO:
LANNES bufale e papere………………………………………
SORVOLANDO LE BATTUTE SUL GIORNALISTA CHE NON COMMENTO, LA MIA ATTENZIONE E’ RIVOLTA AD UNA FRASE SCRITTA IN GRASSETTO:”…………
……HANNO SAPUTO (si riferisce ai simpatici animali) CHE DAGLI ESAMI DELL’ARPA E’ RISULTATO CHE LA FALDA ACQUIFERA CHE LANNES DICEVA DI AVER FOTOGRAFATO NEL SITO DELLA DISCARICA ERA, IN REALTA’,
ACQUA PIOVANA………..”
OSSIA STIAMO PER ASSISTERE AD UNA CLAMOROSA (E GIA’ PREANNUNCIATA A SUO TEMPO DA LANNES) VITTORIA DI BONASSISA, IL QUALE HA PROBABILMENTE RI-CORROTO TECNICI ARPA E POLITICI DI TURNO PER COMPLETARE LA FAMIGERATA DISCARICA ORTESE.
SPERO VIVAMENTE DI SBAGLIARMI, MA CREDO CI SARA’ ANCORA DA LOTTARE.
CON PIENA SODDISFAZIONE DEL SIG. DE VITTO E………DEL NOSTRO "IMMARCESCIBILE" ANIMALE POLITICO.
(losservatoreortese)
I criminali Bonassisa, Moscarella e De Vitto vogliono aprire la discarica di rifiuti pericolosi! E’ a rischio la salute della popolazione e l’economia dei 5 Reali Siti!
Il 20 Maggio Bonassisa ha incontrato Moscarella, Di Conza e D’Angelo perché?
Bonassisa, il trafficante di rifiuti pericolosi, ha chiesto il conto ai servitori Moscarella e De Vitto. Il padrone vuole aprire la discarica e riempirla di scorie tossiche e nocive.
La coppia di corrotti è pronta all’obbedienza: l’analfabeta De Vitto ha vomitato le solite stronzate cartacee e Moscarella ha brindato alla faccia dei cittadini!
Bonassisa ha piazzato il frustrato Moscarella (ladro, truffatore e fedifrago) in provincia. Moscarella non è stato eletto dal Popolo, ma designato da un inciucio affaristico; quei pochissimi che gli hanno dato il voto hanno ricevuto denaro o attendono favori. Il traditore Moscarella ha indebitato e svenduto Orta Nova realizzando i suoi sporchi affari sulla pelle della gente.
Sul libro paga del padrone Bonassisa figurano anche Moscarella e De Vitto (un viziato figlio di papà, psicolabile, impotente e picchiatore di donne).
De Vitto ha sponsorizzato la discarica con la delibera di consiglio comunale numero 36 del 2004, ed era nello staff del presidente Stallone (attuale consulente di Pepe) che ha deliberato la discarica.
Moscarella ha realizzato illegalmente la discarica a Ferranti, inquinando le falde idriche.
Moscarella ha riempito Orta Nova di antenne pericolose.
Chiedete a Moscarella quante persone sono morte di cancro dal 1994 ad oggi e quante risultano ammalate di tumore!
Moscarella calpesta la democrazia e le leggi. Moscarella per favorire i privati (che finanzia con denaro pubblico) chiuderà i due asili comunali, gettando sulla strada 200 bambini, 9 insegnanti e 1 bidello.
Protopapa quando indagherai su questa associazione a delinquere? Ortesi dormite…
Gli Amici della Vita
Amici della vita, smettetela di dire cazzate e andate a lavorare che forse è proprio quello che vi manca.
Siete degli esseri ripugnanti e viscidi, siete la vergogna dell'essere umano.
Non esistono parole per descrivervi. Ma del resto ache voi siete delle persone........
siamo alle solite, chi dubita di moscarella non è un uomo è viscido etc... i manganelli in giro anche per i blog...ma finitela!!!
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