
Era dato per certo a Palazzo Dogana. Dopo quest'articolo le cose sono cambiate. Costretto fuori dal valzer delle nomine. Una curiosità: era stato pubblicato, con il mio consenso, su un blog di Stornara. Il giorno dopo, non c'era più. Come tutti i giornali nelle edicole, del resto.
Bello, phonato e dice sempre sì... la scalata di Bobby Solo Calamita
Nomen omen, dicevano i latini. Nel nome il destino. Pinuccio Calamita, una attrazione magnetica alla poltrona. Una lunga storia politica, con balzi in avanti e indietro, a destra e a sinistra, nel solco di un trasformismo da prima Repubblica. Altrimenti come spiegare il salto sul carrozzone dei favoriti alla vittoria (lista Pepe), solo due giorni prima del ballottaggio, passando dal PD all’UDC? La storia politica di “Bobby Solo” –così lo chiamano i colleghi di Giunta-, dal capello phonato con la riga di lato, dallo stile anglosassone da primo delle classe, come dicevamo, risale a ventitrè anni fa. Nel 1985 infatti, si ritrova a fare il consigliere di minoranza (lista Dc) della amministrazione guidata da Mimì Russo (PCI), l’allora sindaco di Stornara. Dopo cinque anni (1990), si candida nuovamente a sindaco e viene eletto. Prima scalata. Nel frattempo, non molla l’impiego all’ufficio di collocamento, “conquistato” all’età di diciotto anni. Per dieci anni fa il sindaco, e le decisioni importanti venivano puntualmente prese dal vice-sindaco delfino Giovanni Maggiore (socialista). Proprio in quel periodo, si trova a gestire la fase di costruzione della 167 (già approvata dalla precedente amministrazione), nella quale era prevista la costruzione di due strutture di edilizia popolare, oltre a terreni assegnati a diverse cooperative. Ancora, si lancia in numerose iniziative megalomani. Presenta un megaprogetto per la costruzione di una caserma enorme, inusuale per un paesino dalle poche anime come Stornara: bocciato. Lo stesso per il P.R.G. (Piano Regolatore Generale), abnorme rispetto alla popolazione. Fa costruire una villetta nell’ex campo sportivo, tuttora in disuso. Cui prodest?, direbbero ancora i latini: a chi giova tutto ciò? L’unica nota positiva, sembra essere la costruzione del campo sportivo. Insomma, il comune di Stornara nelle sue due legislature, ha avuto una crescita vicina allo zero, con in dote molti debiti fuori bilancio che tuttora fanno sentire il proprio peso. I fondi regionali ricevuti a suo tempo (300 milioni circa), non sono stati restituiti: lo sforzo delle successive amministrazioni sta cercando di piallare la disastrosa situazione dei conti. Ma lo yes-man Calamita, continua a dire sempre sì a tutti, promettendo anche l’impossibile, spinto dalla volontà (politica) di potenza. Intanto continua a lavorare al collocamento. Il secondo balzo in avanti, risulta essere al contempo un balzo di lato. Nel 1998, passa dal CCD al PPI, e si candida alla Provincia di Foggia al posto del prof. Gerardo
l'Attacco, giovedì 8 maggio
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