giovedì 5 giugno 2008

Ai confini del mostro


Non si nota niente di strano, proseguendo sulla strada provinciale che collega Castelluccio Dei Sauri a Deliceto. Amene colline, enormi distese di grano e l’importante Ippodromo Dei Sauri. Dall’altura di Castelluccio, si scorge l’intero paesaggio: un’immensa vallata e alcuni paesini adagiati sulle colline circostanti, quasi come delle torrette di guardia. Macchie verdastre seguono il corso del fiume Cervaro. Si vede proprio tutto il tragitto, mentre si segue il saliscendi dei tornanti di quelle strade tortuose. Subito prima dell’Ippodromo, svoltando a sinistra, si intraprende la strada che porta a Deliceto. Un groviera, più che una strada. Vere e proprie voragini sul manto d’asfalto, rendono il tragitto in percorso ad ostacoli. I mezzi pesanti, che ogni giorno battono decisi quella strada, la rendono impraticabile. Per gli abitanti della zona, le cose sono cambiate da quando l’Agecos ha preso in appalto la discarica di rifiuti urbani di Deliceto. Questo piccolo centro del Subappenino Dauno sovrastato dal tanto affascinante quanto possente castello, non percepisce niente di strano. Eppure, nella mattinata di ieri, il suo nome era stato sparato su tutte le testate e le emittenti, locali e nazionali, come il luogo della discarica di rifiuti speciali più grande d’Europa. La vecchietta scende le ripide rampe; al bar del centro, dinanzi al monumento dei caduti, i soliti avventori leggono distrattamente i giornali: tutto normale, come ogni giorno. La gran parte, non ha ancora saputo la notizia. Il primo cittadino, il Rag. Benvenuto Nigro, l’ha saputo. Sul volto, si legge tutta la costernazione di chi rimane allibito, quasi scioccato, da una notizia falsa, perlomeno fuorviante. “Il Cervaro no, non passa da Deliceto. Ci deve essere un grosso errore, un abbaglio. E poi, da noi non esistono discariche di rifiuti speciali.” Il telefono squilla in continuazione. I giornalisti vogliono sapere e, man mano, correggono il tiro. Davvero il Cervaro non passa vicino al paese; solo un piccolo rigagnolo, che sfocia nel Cervaro, lambisce i confini dell’agro. Ci vorrebbe un comunicato, una smentita, ma non c’è tempo. L’unica discarica presente, tratta rifiuti R.S.U. Dopo il primo lotto, da due anni a questa parte si sta lavorando al secondo. Manca solo la messa in attività. All’ingresso campeggia, a caratteri cubitali, la scritta: Agecos S.p.A. La società di Rocco Bonassisa, l’imprenditore dello smaltimento dei rifiuti, che proprio in questo piccolo paese affonda le sue origini familiari. La cittadinanza si pone nei suoi confronti attraverso un marcato timore reverenziale. Rocco è ricco, sfoggia macchine di lusso nel centro del paese (le rare volte che si fa vedere), e fa la parte del benefattore. Sponsorizza la società sportiva Stella Azzurra, dà soldi all’AVIS e alla Caritas: donazioni. Ciononostante, è inviso alla popolazione per la maniera in cui svolge i propri affari. Per fare un esempio, la squadra di calcio di cui è presidente, la Stella Azzurra, è indagata per illecito sportivo, dopo la promozione dalla terza categoria. La gente prende i soldi, ma non lo vede di buon occhio. Non gli sta bene la politica imprenditoriale aggressiva, il potere dei soldi mostrato in ogni momento. Dalla discarica (secondo lotto), alle pale eoliche. Nella gara di appalto, è riuscito a strapparne ventidue, le altre sono andate ad altre aziende che si occupano di rinnovabili. Sempre tramite gare di appalto –anche se la gente non la pensa così, crede siano strutture donate al paese dall’imprenditore-, ha costruito opere di pubblica utilità: il parco giochi, visibile dalla piazza, è una di queste. Ma il problema, almeno per ora, non è qui. E’ nella valle, della quale Deliceto è uno dei tanti belvedere. Si scende. Al primo bivio che incontriamo, notiamo solo le indicazioni della segnaletica stradale: Bovino, Candela, Castelluccio, Ariano. Tutto intorno, solo grano. Andrà a finire nella gran parte dei paesi europei. Siamo ormai nell’agro di Castelluccio dei Sauri. La pioggia, ad ondate, batte sui campi e rende umida e appiccicosa l’aria. Ad una manciata di chilometri, proseguendo sempre dritto per la stessa strada, si notano due strani cumuli di terreno: uno è sicuramente un ammasso di inerti. Un esiguo tratturo porta fino alla cava. Più ci si avvicina, più s’ingrandisce. Un piccolo container fa da reception. “Qui gli inerti si vendono a peso”, segna evidente un cartello. Seduto su una sedia, un giovane fa la guardia. Si tratta di una azienda di frantumazione degli inerti. Dietro la collina di materiale, però, si intravede qualcosa di strano, forse rifiuti. Siamo molto vicini alla più grande discarica abusiva d’Europa. Non possiamo proseguire oltre: il giovane guardiano non ce lo permette. Torniamo sulla strada principale. Qualche chilometro più in là, sulla sinistra, imbocchiamo un altro tratturo, nella speranza di giungere sulla deviazione del Cervaro. Alla fine del tratturo, due grandi cancelli portano impressa la scritta: pericolo annegamento. Forse il pericolo minore, se solo riuscissimo a proseguire. Un vascone verdognolo emana umori acri. Più avanti, un ponte in disuso sovrasta un tratto del fiume. Una rete ci separa da un cumulo di rifiuti d’ogni genere: tubi in gomma, mattonelle, sedie. Sembra quasi la prefazione di una brutta storia. Siamo a due passi da uno dei più grandi disastri ambientali degli ultimi anni; forse il più grande. Tutto sapientemente nascosto agli occhi di tutti, aldilà del ponte, nella contrada che per una sorta di scherzo del destino è chiamata “La Verità”.


l'Attacco

6 commenti:

Anonimo ha detto...

non ho parole O_o

Anonimo ha detto...

Che cosa avrebbe potuto fare Bonassisa ad Orta Nova se il paese non si fosse messo di traverso?!?

Anonimo ha detto...

provate anche ad immaginare se non ci fosse stato il tanto vituperato ed oramai caduto in disgrazia lannes, li ho sentiti i nostri attuali amministratori compunti e costernati pronunciare queste ineluttabili parole: "e che puti'm f'"

Anonimo ha detto...

Mi chiedo dove si sia cacciato quell’antico sentimento che è la vergogna, mi riferisco a tutti coloro che hanno avuto a che fare con certi personaggi e che gestiscono la cosa pubblica, questo sentimento umano sembra completamente estinto. Può darsi che sia un’evoluzione biologica, e cioè che il genere umano si sia modificato in modo tale che possa commettere qualunque bestialità senza provare quell’imbarazzo che tanto ha condizionato i comportamenti fino ad ora. Può darsi, perchè mi sembra veramente strano che i rappresentanti del popolo facciano spudoratamente il comodo loro, violando qualunque codice morale ed etico senza provare il più piccolo rimorso e che ne siano in fondo anche fieri.
E’ una sensazione particolare trovarsi di fronte degli emeriti balordi e doverli accettare come fossero delle dame di carità, mi sconcerta, ancora, forse però anche io subirò questa mutazione che mi permetterà di diventare politicamente e socialmente corretto, per il momento ascolto in silenzio cercando di soffocare la mia indignazione, seguendo l’antico criterio che quando non sai che dire è consigliabile tacere, roba antica si sà, prima che tutto questo provochi una deflagrazione incontrollabile.

rufuz2

Anonimo ha detto...

DALL E DALL E SI PIEGA PURE IL METALL! (SECONDA PARTE)

COME DICEVO IN UN PRECEDENTE POST, IN TELEVISIONE, A FURIA DI RIPETERE QUALUNQUE ARGOMENTO, ANCHE IL PIU’ INVEROSIMILE, COME UN VERO LAVAGGIO DEL CERVELLO, UN’ IPNOTISMO DI MASSA, SI OTTIENE LO SCOPO DESIDERATO DAL POLITICO-IMPRENDITORE-COMANDANTE DI TURNO, OSSIA UNA SORTA DI LEGITTIMAZIONE POPOLARE PER POTER FARE E DISFARE QUALSIASI COSA. QUESTO E’ UN SISTEMA MOLTO BEN COLLAUDATO DA CHI E’ AVVEZZO AL MARKETING DELLA COMUNICAZIONE.
NON PERLALTRO BERLUSCONI E COMPANY HANNO VINTO LE ELEZIONI ANCHE GRAZIE AGLI SLOGAN LEGHISTI (NON SOLO PER LA INETTITUDINE DEL “CENTROSINISTRA”) CHE CI HANNO MARTELLATO IN CAMPAGNA ELETTORALE :” FUORI LO STRANIERO”, “VIA L’ICI”, “OGNIUNO E’ PADRONE A CASA SUA E QUINDI FACCIAMO QUELLO CHE CAZZO CI PARE” , NATURALMENTE TUTTI SLOGAN E PSEUDO-PROVVEDIMENTI POPULISTICI, MA SOPRATTUTTO HANNO ACQUISITO ENORMI CONSENSI POPOLARI TRASMETTENDO CONTINUAMENTE, PIU’ VOLTE A GIORNO, LE IMMAGINI DELLA “MONNEZZA” DI NAPOLI.
APPUNTO! LA “MONNEZZA”, PRESA A SIMBOLO DI UN’ITALIA CHE NON FUNZIONA.
E GUAI A CONTESTARE I “GENIALI” PROVVEDIMENTI ADOTTATI, ALTRIMENTI SI RISCHIA LA GALERA.
IN GALERA CHI CONTESTA, GIUSTAMENTE O MENO, MA COMUNQUE PREOCCUPATO PER LA PROPRIA SALUTE, NON I POLITICI COLLUSI CON GLI INDUSTRIALI, SPORCHI AFFARISTI DA ESSI INCARICATI PER RISOLVERE LA QUESTIONE, BUONI SOLO AD IMBROGLIARE, A TRUFFARE, A TRADIRE UN POPOLO PER IL DENARO, SENZA PREOCCUPARSI DELL’ALTRUI SALUTE.
E QUI STA IL FULCRO DEL RAGIONAMENTO.
MONNEZZA, TIFO, COLERA, INCIVILTA’, MONNEZZA, MONNEZZA!
CHE FARE? DISCARICHE? CAIANO, CASETRA, AVELLINO, BENEVENTO?
ORTA NOVA, ORDONA, DELICETO? NESSUNO VUOLE UNA DISCARICA DI RIFIUTI DI CHISSA’ COSA VICINO IL PORTONE DI CASA, A RAGION VEDUTA.
E CHI SI FIDA DELLE AUTORITA’ E DEI POLITICI! CHI CONTROLLA COSA DAVVERO VIENE VERSATO IN UNA DISCARICA?!
ANCORA E ANCORA IMMAGINI DI MONNEZZA E DELLA CAVA NATURALE DI CAIANO, RICCA DI VEGETAZIONE, AMBIENTE NATURALISTICO NEL CENTRO CITTADINO, CIRCONDATO DA CASE E OSPEDALI.
E’ UNO SCANDALO! FARE DI UN’AMBIENTE NATURALISTICO UNA DISCARICA A CIELO APERTO, PERALTRO CON DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI, SENZA SAPERE SE CI SONO O MENO SOSTANZA PERICOLOSE! E UNA VOLTA RIEMPITA? E SE PIOVE? CHE SI FA?
E VAI ANCORA CON LE IMMAGINI DEI ROGHI CITTADINI.
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA? UTOPIA, DICONO. IRREALIZZABILE PERCHE’ E’ TROPPO FACILE E COSTA POCO, NESSUN POLITICO CI GUADAGNA, DICO IO CHE CONTO COME IL 2 DI COPPE. LA” DECRESCITA FELICE” DEI CONSUMI? SI COL CAZZO!
E ALLORA? LA SOLUZIONE? ET VOILA’ L’INCENERITORE! OGNI PROBLEMA E’ RISOLTO. UNO QUA, UNO LA’, UNO SU, TANTI GIU’ DA NOI IN PUGLIA, CAMPANIA, CALABRIA E SICILIA, DOVE PROLIFERANO GUARDA CASO I POLITICI FACILMENTE CORRUTTIBILI. TANTO QUESTE SONO ZONE “DEPRESSE”, CON 4 SOLDI SI COMPRANO PURE IL NOSTRO CULO!
GLI INCENERITORI, QUESTA E’ LA FETTA GROSSA DELLA TORTA, PREDA DELLA POLITICA ECOMAFIOSA, QUI C’E’ LA PAPPA. E POCO IMPORTA SE DALL’INCENERIMENTO AD ALTE TEMPERATURE, COME QUELLE SPRIGIONATE DA QUESTI MOSTRI, SI PRODUCONO DIOSSINE, NANO E MICRO-PARTICELLE VOLATILI RITENUTE DALLA COMUNITA’ SCIENTIFICA INTERNAZIONALE PERICOLOSE PER LA SALUTE UMANA. BASTA NON DIRLO IN TV. E’ SUFFICIENTE UN FINTO DIBATTITO SULL’ARGOMENTO I CUI PARTECIPANTI SONO I SOLITI POLITICI “PIACIONI”, INCOMPETENTI E COLLUSI CON IMPRENDITORI COSTRUTTORI DI INCENERITORI, BALLERINE E VELINE SCOSCIATE, GIORNALISTI FINTO-AMBIENTALISTI AL SOLDO DEL POTENTE DI TURNO E LA VERITA’ E’ FACILMENTE MISTIFICATA. A NESSUN ESPERTO, A NESSUN GIORNALISTA INDIPENDENTE E REALMENTE “SGANCIATO” DALLA POLITICA VIENE DATA LA PAROLA IN TELEVISIONE(RAI E MEDIASET) PER SPIEGARE REALMENTE COSA SIANO I TERMOVALORIZZATORI, NON A LORO, MA A “SBIRULINO” E A “CALIMERO” COSI’ RIDIAMO PURE MENTRE CI RIFILANO UN BEL “SUPPOSTONE”. E’ COME SE IO VOLESSI FAR VALUTARE UNA PIETRA PREZIOSA E MI RIVOLGESSI AD UN DERMATOLOGO O AD UN TAPPEZZIERE O AD UN DIRETTORE D’ORCHESTRA, GENTE PER BENE, MA INATTENDIBILE.
QUESTA E’ LA “CENSURA DEMOCRATICA”. VOTIAMO DEMOCRATICAMENTE UNA CLASSE POLITICA DITTATORIALE CHE HA PROMESSO L’USO DELL’ESERCITO SE SI CONTESTA UNA DISCARICA O UN’INCENERITORE.
PER NON PARLARE POI DELLE CENTRALI ATOMICHE!
ALTRA MEGA CAZZATA!
CI VORRANNO 20 ANNI, SE TUTTO FILA LISCIO, PER COSTRUIRNE UNA DECINA CHE POI SI RIVELEREBBERO OBSOLETE E INSUFFICIENTI PER IL BISOGNO ENERGETICO DI QUEGLI ANNI. E POI VICINO A QUALE PORTONE DI CASA?
OVVIAMENTE ANCHE PER QUESTO ARGOMENTO C’E’ CENSURA. NON SI PARLA DEI REALI COSTI PER SOSTENERE UN’IMPRESA DEL GENERE. SI OMETTONO O SI SOTTOVALUTANO I PERICOLI DI UN’INCIDENTE NUCLEARE. SI MINIMIZZANO GLI IRRISOLVIBILI PROBLEMI DELLE SCORIE RADIOATTIVE.
SI SOTTOLINEA LA MODERNITA’ DELL’OPERA. L’IMPORTANTE E’ CHE COSTI TANTO, COSI’ QUALCUNO SI ARRICCHISCE.
CAZZO ARRICCHITEVI PURE DICO, MA QUEI 4 SPICCIOLI CHE RIMANGONO ALMENO INVESTIAMOLI BENE! IN CAPITANATA PARTIAMO DA ZERO IN MATERIA DI RIFIUTI, ANZI PARTIAMO DALLE DISCARICHE CHE COSI’ COME SONO DIVENTERANNO A BREVE INSUFFICIENTI A CONTENERE QUESTO NOSTRO MODO DI PRODURRE RIFIUTI. ALLORA PERCHE’ NON INVESTIRE IN INDUSTRIE CHE DIFFERENZIANO E RICICLANO LA SPAZZATURA, COSI’ COME VIENE FATTO ATTUALMENTE IN GERMANIA,( MA ANCHE IN CINA) LA QUALE ACCETTA VOLENTIERI IL NOSTRO”TALQUALE”(FACENDOSI PAGARE A PESO), LO DIFFERENZIA CON SISTEMI PIU’ CHE COLLAUDATI, LO RIUTILIZZA, E MOLTI DEI MATERIALI DI CUI E’ COMPOSTA LA NOSTRA IMMONDIZIA VENGONO LAVORATI E RIVENDUTI, ANCHE ALLA STESSA ITALIA, SENZA INCENERIRLI E SENZA PRODURRE SCORIE PERICOLOSE. NOI “CACHIAMO” MONNEZZA E ALTRE NAZIONI SI ARRICCHISCONO.
I POLITICI LO SANNO, MA A LORO NON INTERESSA, VOGLIONO I TERMOVALORIZZATORI.
SIAMO MESSI MALUCCIO.

maiellaro

Anonimo ha detto...

Due parole:
1)Lotta spietata alla censura. Sul blog di Luca...niente più post.

2)Contrada ... LA "verità".

No, non è affatto uno scherzo del destino. Ma un Monito. UN Segno. Tutte le volte che l'umanità è in pericolo una serie di meccanismi "strani" ed in vero assai particolari, si mettono in moto...come una gigantesca spirale...una grande spirale che ha un unico centro...da tempo immemore: LA VERITA', appunto.

Il tempo della resa dei conti è vicino. Molto vicino. La battaglia contro l'incenritore stà per cominciare. Ognuno si prepari alla Lotta a suo modo. Sarà dura. Spietata. Ci saranno dei momenti in cui non solo dubiteremo delle nostre ragioni, ma cominceremo a pensare addirittura di stare sbagliando...
Ma noi terremo duro. E vinceremo se. alla fine, avremo come nostra unica fede...solo la Verità, Tutta la Verità, neint'altro che la Verità.