domenica 22 marzo 2009

Il regime "di gomma" mangia Mussolini


Berlusconi è riuscito a spegnere la Fiamma, ossia quel fuoco fatuo che continuava a tenere vivo l'ultimo Mussolini. Già la svolta di Fiuggi con la nascita di An, nell'ormai lontano 1995 -solo l'anno successivo alla "discesa in campo" del capo carismatico dell'attuale Pdl-, aveva smorzato le velleità dell'ala dura del vecchio partito, rappresentato dallo "scontro fisico" del primo Almirante (poi riconvertitosi durante le prime apparizioni televisive) e da Pino Rauti, che dava dello "smidollato" ad un Mussolini di poco conto rispetto all'alta figura di Adolf Hitler. Fino alla morte di Michelini, che ha segnato il primo vero cambiamento di rotta. Certo, quelli erano altri tempi per il nostro paese. Ma quante uscite infelici abbiamo dovuto sopportare anche dopo! Mentre i nostalgici del fascio continueranno a mantenere viva la luce del Msi, per qualcuno "Mussolini sempre immortale". Speriamo che oggi, si sia fatto lo sforzo definitivo per chiudere un capitolo poco piacevole della nostra storia. Che, sia chiaro, ha visto come co-protagonisti gli altri schieramenti opposti nello scacchiere politico. Quella era un'altra Italia. Un paese che cercava di crearsi una identità, seppure spesso seguendo ideali fallaci e terrorizzanti. 
Qualcuno starà riponendo, sotto un velo neanche troppo spesso, i testi del filosofo tradizionalista Julius Evola (sono curioso di sapere se e con quanta voracità il nostro sindaco abbia attinto da questa fonte). Ora non resta che adattarsi al nuovo regime "di gomma", come l'ha definito brillantemente Scalfari sulle pagine de "La Repubblica": questo il compito del delfino Fini. Almeno finché il Capo vorrà e sarà.   

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Gli ordini non si discutono si eseguono. In un organigamma pseudo-militare gli umori della base non hanno incidenza alcuna sulle decisioni del comandante.
Se l'angolo di visuale è questo si capisce chiaramente come funziona questo partito di plastica.

M.

Anonimo ha detto...

Secondo me il "partito di plastica", come voi lo definite, avrà vita molto lunga (e piuttosto facile...) almeno fino a quando in Italia il 99% della popolazione non avrà chiara la distinzione (di ideali, di intenti ma, sopratutto, di obiettivi...) di chi siede "alla destra del presidente dell'assemblea...".

Del resto anche quell'usurpazione del termine "libertà", usato da chi la Libertà l'ha sempre combattuta e la vuole cancellare per statuto...la dice lunga sullo stato di "catarsi sociale" in cui la società italiana (complice la sinistra dei dirigenti inetti...) versa.

Comunque sia: è una nascita che secondo me va salutata con favore. A parte la confusione della gente (che non capisce, giustamente, la differenza tra Fini e Franceschini) almeno adesso tutto è più "chiaro". O No?

Saluti

Anonimo ha detto...

Certo che avrà vita lunga. La plastica non è biodegradabile, ma i votanti si.

Anonimo ha detto...

Come è strana la vita!!! In questi anni si stanno scrivendo delle nuove pagine di storia della nostra Repubblica ( a destra ed a sinistra) e sembra che nessuno se ne accorga. Dopo lunghi anni di contrapposizione anche violenta, finalmente si è riusciti ad avere una semplificazione del sistema politico, invoca da tutti per oltre vent'anni, e nello stesso tempo si riesce a discutere su una diversa visione delle cose. Svilire tutto questa e liquidare un percorso di tale portate con delle battute infelici mi sembra offensivo per l'intero popolo italiano. Comunque sia preoccuparsi oggi di ciò che accadrà domani è riduttivo.

Anonimo ha detto...

Dopo Berlusconi ci sarà Pier Silvio. Come una monarchia ereditaria

Anonimo ha detto...

fine degli ANali

Anonimo ha detto...

Perchè preoccuparsi di chi sarà il successore di Berlusconi?? Nel PD potrebbe essere la stessa cosa. I partiti organizzati decidono autonomamente i propri dirigenti pertanto sono i cittadini iscritti a scegliere. Per AN mi sembra che si sia dimostrata la capacità di interpretare la evoluzione della storia politica italiana. Oggi tutti parlano del bipolarismo ed AN è uno dei partiti che sta partecipando alla semplificazione del sistema politico italiano tanto voluto e richiesto dai cittadini. A Foggia intanto il PD da partito dei lavoratori si è buttato nelle mani dei capitalisti sfruttatori che hanno sempre combattuto (candidato sindaco Eliseo Zanasi). Queste sono le sconcertanti incongruenze della politica nostrana.

Anonimo ha detto...

La rabbia con cui Iula tratta questo argomento denota una netta avversione nei confronti del Sindaco e delle sue idee. Per un giornalista, quale lui è, certo non gli fa onore. Tra l'altro il fatto che attinge le informazioni solo su REPUBBLICA la dice lunga sulla sua apertura mentale. Non credo che Julius Evola possa essere oggetto delle sue attenzioni visto che non ha mai letto nulla dello stesso. Il regime di gomma noi lo abbiamo conosciuto da molto tempo è per quel che mi risulta non è stata una invenzione di Berlusconi quanto del PCI poi dell'ULIVO, del DS e del PD e via dicendo. Caro Iula più moderazione nei commenti e impara a non politicizzare le posizioni perchè ricorda dopo l'ATTACCO ci potrebbe essere qualche altro giornale a farti lavorare??

Anonimo ha detto...

Ma perchè scusate, per lavorare in altri giornali bisogna scrivere a favore di qualche Amministrazione o parte politica? Non avete mai sentito parlare del principio di Meritocrazia (ovviamente non intesa quale LECCATA a favore del politico di turno), ma forse qualcuno è abituato all' informazione PROPAGANDISTICA, che non ha nulla a che fare con la RAZIONALITA'. Fatti non parole!
Indipendentemente dal pensiero politico, Iula ha coraggio e questo gli fa onore!

Anonimo ha detto...

Fa una certa impressione leggere la parte finale dell'anonimo che invita Iula alla moderazione nei commenti.
Siamo all'intimidazione!
Ho l'impressione che questo atteggiamento stia diventando dominante nel ns. paese. Quando non si condivide l'argomentare di qualcuno, lo si minaccia o lo si delegittima!!
Quale sarà il passo successivo... le manganellate da parte delle ronde?
Meditiamo gente... meditiamo!

Manfredi ha detto...

ti ho assegnato il premio symbelmine, caro michele...
alla prossima!

Michele Iula ha detto...

Oggi su l'Attacco la testimonianza di due studenti ortesi che studiano a L'Aquila.

Anonimo ha detto...

Sulle qualità giornalistiche di Iula non si discute. Però è risaputo che per scrivere sui giornali è inevitabile accettare le impostazioni editoriali della proprietà. Questa non è meritocrazia. Pertanto scrivere contro qualcuno diventa una necessità anche per ritagliarsi l'attenzione di una parte dell'opinione pubblica che è contro quel qualcuno. Questo non è libertà di stampa ma solo una scelta di campo.

Anonimo ha detto...

DAL DIZIONARIO ENCARTA:

vigliacco

A agg. ; anche s. m. (f. -a ; pl. m. -chi ) 1 Detto di chi fugge davanti al pericolo SIN. Codardo, pusillanime, vile. 2 Detto di chi approfitta della debolezza altrui.

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DAL SOLITO QUOTIDIANO DI PROVINCIA SU CUI SCRIVE (sotto dettatura) L’ECCELSA GIORNALISTA DI FRONTIERA M. MERCALDI:

IL SINDACO MOSCARELLA SI RITIENE SORPRESO CHE ALCUNI IMPIEGATI DEGLI UFFICI COMUNALI NON SI RENDANO DISPONIBILI A PRODURRE LA DOCUMENTAZIONE RICHIESTA DAI BENEMERITI CITTADINI ORTESI E CHE L’OSTRUZIONISMO NON E’ AMMISSIBILE.
LUI MINACCIA PROVVEDIMENTI PERCHE’ LUI E’ TUTTO DI UN PEZZO, LUI NON SAPEVA NULLA, LUI, MESSO CON LE SPALLE AL MURO, VE LO METTE NEL C…

DOV’E’ LA CIALTRONAGGINE?
TROVA IL VIGLIACCO…

MAIELLARO