lunedì 28 luglio 2008

Bonne chance, Italie!


Non conto più neanche su Napolitano, nella massima carica dello Stato. Mentre Berlusconi -come da troppo tempo accade- sfrutta i mesi estivi per dettare l'agenda politica, che poi coincide perfettamente con la propria, il Presidente della Repubblica si affida alla "distensione dei toni" e alla collaborazione, al fine di giungere a "riforme necessarie e condivise". Se il lodo Alfano e l'affaire Mills sono le priorità, allora siamo davvero alla deriva. E poi, quali sarebbero i toni eccessivi? Quelli della piazza? Peccato che l'opposizione non si oppone. Ormai, la stessa semiotica va in crisi. Il significante non corrisponde al significato. L'italico popolo dei vacanzieri parte, senza un euro nella tasca, per le vacanze memorabili. Sogna aspettando il campionato più bello (addirittura Ronaldinho!) e non ci pensa. Leggerezza. Fino al prossimo autunno. Quando si faranno i conti con le rigidità, delle quali quella climatica sembra la più sopportabile. Bonne chance! Soprattutto a chi non s'accorge di nulla.

3 commenti:

Unknown ha detto...

michele... la tua schiettezza mi mette l'angoscia.
sono sempre più convinto che questa nazione non mi vedrà ancora per molto...

Anonimo ha detto...

ASPETTIAMO GENUFLESSI IL "CALDO" AUTUNNO ORGANIZZATO DAL CAVALIERE.

maiellaro.

Anonimo ha detto...

PER LA SERIE: "CHI NON E' CON LORO E' UN NEMICO DA ABBATTERE".....

Fitto blocca la legge per aprire più farmacie
Il ministro impugna il provvedimento. Tedesco protesta. "Il governo vuole tutelare gli interessi di pochi contro quelli di tanta gente"

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
e il ministro per gli affari regionali Raffaele FittoFarmacie, medicinali e urbanistica. Dopo la polemica di due giorni fa sulle bonifiche ambientali. Ormai è scontro aperto tra il ministro degli Affari regionali, Raffaele Fitto, e il governatore pugliese, Nichi Vendola.

Venerdì, infatti, su proposta di Fitto, il consiglio dei ministri ha deciso di impugnare dinanzi alla Corte costituzionale altre tre leggi appena approvate in Puglia. La più clamorosa è sicuramente quella sulle farmacie, frutto di una lunga discussione all´interno del centrosinistra: il consiglio regionale aveva deciso infatti di permettere l´apertura di nuove farmacie nei piccoli comuni, rivendendo la vecchia proporzione con la popolazione.

Ora, il governo - così come chiesto tra l´altro dal parlamentare pugliese del Pdl, il farmacista Luigi D´Ambrosio Lettieri - ha ritenuto però incostituzionale quella norma perché a legiferare su questo argomento potrebbe essere soltanto Roma. «Un autogol pazzesco - attacca l´assessore alla Salute, Alberto Tedesco - Il Governo vuole tutelare gli interessi di pochi contro quelli di tanta gente: non solo, ci hanno cassato la norma sui farmaci equivalenti e soprattutto quella sui Drg. Noi abbiamo ritenuto che per 52 malattie il ricovero fosse inappropriato. Una legge per risparmiare fondi e rendere più efficienti gli ospedali. Loro ora dicono di no».

Cassata anche la legge sulla qualità "delle opere di architettura e di trasformazione del territorio", legge che prevedeva incentivi alle amministrazioni pubbliche e private a bandire concorsi di progettazioni e di idee. E che mirava a premiare l´architettura eco-compatibile e quella pregevole dal punto di vista urbanistico.

«Sono indignata - attacca l´assessore all´Urbanistica, Angela Barbanente, ispiratrice del provvedimento - Per che cosa ci si censura? Per aver considerato di pubblico interesse l´ideazione e la realizzazione delle opere di architettura e urbanistica e voler assicurare la qualità dell´ambiente urbano e rurale? O forse ci si accusa di voler incentivare le amministrazioni pubbliche e private nel bandire concorsi di progettazione e concorsi di idee? Altro che federalismo. Un simile atteggiamento non fa che confermare un governo non solo centralista e occhiuto oltre ogni limite, ma anche distante dalle istanze che emergono dai contesti locali e dalle sensibilità ormai diffuse nei territori del paese».

La giunta regionale ha già deciso di costituirsi e di portare memorie per difendere le proprie scelte davanti alla corte costituzionale. Diverso il discorso politico. Il ministro Fitto dice che la decisione è «prettamente tecnica, la politica non c´entra». Il presidente Vendola è stato però chiaro con i suoi ieri in giunta: «Prepariamoci, per loro la campagna elettorale è già cominciata».
(g.fosch.)

(02 agosto 2008)