venerdì 22 febbraio 2008

micro. Come l'ho vista io

Quel giovedì in Provincia non è stata una nostra sconfitta, a perdere è stata la classe politica. Vi spiego perchè

La delegazione fu scelta per rappresentare i cittadini; io ne facevo parte. Il supporto di oltre 15.000 firme mi sembrava davvero rassicurante: non si poteva assolutamente trascurare. Appena prima di entrare, un patto verbale interno al Comitato prevedeva i seguenti punti: Gianni Lannes si sarebbe seduto al tavolo delle trattative (unico referente); i primi tre punti delle nostre richieste erano intangibili, gli altri erano trattabili; nessuno avrebbe potuto fare considerazioni personali (per dimostrare compattezza). L'aria era particolarmente elettrica e il nervosismo segnava i volti dei presenti nel "transatlantico" della Provincia. La censura di alcuni termini dal "foglio delle richieste" non ha affatto disteso gli animi. Altri particolari sono trascurabili, rientrerebbero nella voce: gossip.

Appena facciamo per entrare, notiamo il consesso provinciale già riunito, pronto ad esprimersi più che ad ascoltare. Presiede e coordina il vicepresidente Parisi. Lannes siede al tavolo (l'unico, come da patto). Il seguito della delegazione si accomoda alle spalle, in poltrona. Presenti i sindaci dei comuni dei Cinque Reali Siti. L'unico seduto al tavolo risulta essere Moscarella; gli altri, con la delegazione, formano l'auditorium.

La prima frase di Parisi, in linea con il più scontato politichese, recita pressappoco così: Abbiamo deciso, trascurando altri punti importanti quanto il vostro (NdA, il rapporto tra i rifiuti della Campania e la Puglia!), per l'urgente impegno a revocare la deliberazione 525/05. La parola passa a Lannes. Il suo discorso non esula affatto dai punti prefissatici, ed evidenzia la sottoscrizione di 15.000 cittadini alla petizione. La fredda indifferenza di chi era lì per ascoltare e rappresentare politicamente i cittadini, è rotta solo dagli interventi di Agostinacchio (autoreferenziale) e Brucoli (break-man). Le interruzioni, mi pare, avessero come unico fine la rottura delle argomentazioni di Lannes. Qust'ultimo riprende la parola. Cerca di fare una cronistoria delle vicende, me è bloccato. Intanto, raggiunge l'aula il famigerato assessore Pellegrino. Il suo volto mostra chiari segni di nervosismo; interrompe, sbraita, impreca: non vuole ascoltare Lannes, che sta semplicemente ripetendo i punti della richiesta.

Parte I



Nessun commento: