Oggi, martedì 5 febbraio, si voterà in ventiquattro stati. Per i democratici, la battaglia tra Obama e Hillary è aperta ad ogni risultato. Per i repubblicani, McCain è nettamente favorito. I temi sui quali si basa la campagna democratica sono: Irak (ritiro delle truppe), Economia (sostegno alle classi disagiate), Salute (assicurazione sulle malattie per tutti), Immigrazione (maggiori controlli).
Il voto di oggi ci mostrerà con più chiarezza i prossimi candidati alla Casa Bianca. Quanto alle strategie, bisogna sottolineare la lacrima facile della Clinton, sempre pronta a sfruttare il soft power della emotività. Ad Obama, invece, non resta che cullarsi le star di Hollywood, in gran parte schierate dalla sua. Il Super martedì americano ci dirà chi avrà avuto ragione.
4 commenti:
A me la Clinton che piange infastidisce un bel po'. Obama sembra più fricchettone ma pare sia stato più coerente sul conflitto in Iraq. E già questa sarebbe un punto in suo favore
Io preferisco Obama perchè con lui si sfonderebbe un pregiudizio enorme, cioè, il nero e IL BIANCO. Perchè finalmente "la poltrona" più importante del mondo sarebbe occupata da una persona che appartiene ad un Colore che non è d'élite! E poi lo vedo molto Kenedy.... quindi W OBAMA
solita minestra americana.
non ci cascate ragazzi!
Obama non è la solita minestra americana, e poi, le minestre sono opera ed invenzione degli italiani seba... vedi Campo VS Santaniello (e non solo, è solo un esempio vicino)!!!! NO?
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