Carovita dell'aldilà

Due cappelle identiche e una variazione sul costo pari a 28.397,46 euro. Stiamo parlando delle cappelle, appaltate una nel 2005 l’altra nel 2006, consistenti entrambe di ottanta loculi e due ossari, presenti nella nuova area del cimitero di Orta Nova.

In quegl’anni, il commissario prefettizio doveva garantire la risoluzione di un bisogno impellente per l’intera cittadinanza: la richiesta di nuovi loculi. Orbene, vista l’urgenza, si decise nel 2006 di riprendere il primo progetto e di realizzare la nuova cappella “agli stessi patti e condizioni dell’appalto principale”. La prima gara d’appalto, espletata con il criterio del massimo ribasso, consentì all’impresa Marseglia, del geometra Massimiliano, di aggiudicarsi i lavori: il contratto era il numero 1967 di repertorio del 25/01/05, regolarmente registrato a Cerignola. Con la deliberazione di Giunta comunale numero 139 del 2004, il Comune approvava il progetto definitivo ed esecutivo per l’importo complessivo di 125.000 euro, dei quali 85.539 euro a base d’asta; 3.463, 22 euro per la sicurezza e 35.997, 29 per somme a disposizione della Amministrazione. L’impresa “Marseglia Massimiliano” offrì un “ribasso del 23,13%” e quindi il “prezzo complessivo netto” sarebbe stato di 65.754, 20 euro. L’anno successivo (2006) vi è la variazione sostanziale dei costi, a fronte della identità progettuale.

Il secondo progetto, infatti, viene ripreso pari pari dal primo. Bisogna garantire il servizio e se ne prende la responsabilità il capo settore dell’ufficio tecnico comunale, Giovan Battista Vece, che firma in calce la documentazione progettuale. Il contratto di repertorio è il 2021 del 26/07/2006. La trattativa è privata. Tutto per richieste e necessità precise. “Sono pervenute –recita il testo del contratto- ulteriori e continue richieste di cittadini per l’acquisto di nuovi loculi comunali”; e continua: “al fine di garantire le esigenze della cittadinanza si è ritenuto necessario programmare la costruzione di ulteriori loculi cimiteriali”. Una deliberazioni del commissario prefettizio, la numero 74 del 2006, prendeva in esame costi e modalità della concessione dell’appalto. “Il progetto esecutivo –spiega il contratto- redatto dal Settore Progettualità Tecnica di questo comune, relativo alla costruzione dei loculi cimiteriali, veniva approvato per un importo complessivo di euro 145.000, di cui 120.705, 90 euro per lavori a base d’asta, 4.828,24 euro per oneri per la sicurezza e 9.761, 49 euro per somme a disposizione dell’amministrazione”. Il progetto della nuova costruzione è a specchio, dunque completamente identico e rigirato rispetto al primo. L’unico sforzo dell’ingegner Vece è quello di mettere la firma e farlo passare con “urgenza”. Inoltre, “stante l’urgenza”, sempre nella stessa delibera si precisava: “la stessa impresa appaltatrice dei lavori principali, “Marseglia Massimiliano” di Orta Nova, giusta istanza di richiesta di affidamento pervenuta in data 19/05/06 –prot. 11333-, agli stessi patti e condizioni dell’appalto principale, considerato che gli stessi hanno caratteristiche identiche a quelle di cui al contratto originario. L’opera, finanziata attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, è stata realizzata per un importo totale contrattuale di 97.614, 87 euro. Una cifra ben diversa dai 65.754, 20 euro del primo progetto. La variazione, com’è facilmente deducibile, è di ben 28.397,46 euro. Una cifra importante rispetto al costo complessivo del progetto. Eppure, si parla di “stessi patti e condizioni”.

Ma, se davvero stanno così le cose, a cosa è dovuta la variazione sostanziale (quasi il quaranta per cento) del prezzo? Ancora, quale vantaggio economico ha tratto il Comune da questa operazione?

Secondo il capo dell’ufficio tecnico, G.B.Vece, l’aumento dei costi è giustificabile: “innanzitutto, si tratta di anni di riferimento diversi. Infatti, ci siamo affidati a prezzari dei lavori pubblici diversi, che hanno registrato una sostanziale variazione dei prezzi. Poi, potrebbero essere state riscontrate delle carenze nel primo progetto, che dovevano essere necessariamente colmate con nuovi lavori. E poi bisogna analizzare bene i progetti ed i computi metrici”. Lapidario. Anche se la chiarezza appare ancora lontana, visto che i prezzari di riferimento sono stati sempre gli stessi.

Nell’urgenza, infatti, dovrebbe essere garantito anche un risparmio o, perlomeno, una parità di costi.

Così non è stato. E non tutto pare essersi concluso. Infatti, è stata affidata, sempre alla stessa ditta “Marseglia Massimiliano”, la realizzazione della terza cappella. E’ casuale la parentela (cuginanza) del geometra Marseglia con il capo dell’ufficio tecnico Giovan Battista Vece? E’ casuale che la firma apposta ai progetti è di Mariano Marseglia, fratello del geometra Massimiliano? Le risposte a queste domande le potrà dare solo l’ingegnere capo, G. B. Vece.