mercoledì 13 ottobre 2010

Unione a perdere

Ai Cinque Reali Siti non andrà neppure un euro dei nove milioni e mezzo previsti per il Gal Piana del Tavoliere, ad esclusione di Stornara. Le ragioni sono da ricercare nei diversi contenziosi con il Comitato promotore di Ori del Tavoliere (il Gal concorrente che sarebbe dovuto nascere per volontà di Scagliola, Santarella e Moscarella), al quale avevano aderito gli altri quattro comuni: Orta Nova, Carapelle, Ordona e Stornarella.

Il Comitato, infatti, pur di inserirsi nel programma di sviluppo rurale della Regione Puglia 2007-2013, avevano presentato ricorso presso il Tar (tribunale amministrativo regionale), mirando allo “screditamento” del Gal storico e puntando ad attestarsi come nuova realtà che avrebbe voluto inserirsi anche nella graduatoria dell’impostazione “Leader”. Il Tar, tuttavia, ha rigettato “integralmente” il ricorso, dichiarando “ammissibile” solo il Gal Piana del Tavoliere. In tre punti, è stato smontato il sogno dell’ingerenza nella gestione dei fondi comunitari destinati allo sviluppo locale: la correttezza della documentazione presentata; il punteggio superiore di Piana del Tavoliere rispetto al Dst (documento strategico territoriale); infine, l’area territoriale interessata dall’intervento Dst presentato da Piana del Tavoliere è superiore, in termini di rapporto tra la percentuale di territorio interessato rispetto al numero dei Comuni soci del Gal, rispetto all’area considerata nel Dst di Ori del Tavoliere. Per questo, adesso, in punta di diritto, verranno fatte pagare le conseguenze agli “scissionisti”, e per questo le risorse andranno solo a Cerignola e Stornara.
“Non posso nascondere la soddisfazione professionale per il risultato ottenuto – ha commentato Valeria Martino, figlia dello storico presidente del Gal Piana del Tavoliere -, che divido con il collega avvocato Nino Matassa di Bari (codifensore con me nella sola causa amministrativa). Eravamo convinti che la sentenza fosse favorevole al nostro Gal, già dall’autunno del 2008, quando insieme a mio padre, avevamo studiato ogni dettaglio del Bando e, quindi, eravamo più che certi che la domanda fosse stata correttamente presentata. Adesso ciò che già prima sostenevo (e cioè che i fomentatori di OdT stessero, per ragioni che non trovano altra spiegazione se non in non meglio precisabili 'mire pionieristiche', nuocendo al Territorio) trova conferma in ben quattro pronunce giurisprudenziali, di cui tre rese dal Tribunale Ordinario di Foggia in primo grado (i tre noti lodi arbitrali che hanno confermato l'illegittimità del recesso che i 'dissidenti' avevano tentato di esercitare) e una amministrativa (quella sopra riportata)”. Per di più, il Gal Ori del Tavoliere avrebbe dovuto costituirsi in società entro gennaio di quest’anno. Non lo ha fatto. E solo l’altro Gal si è seduto al tavolo in Regione per firmare il patto d’intesa che destina le prime risorse dalle quali rimangono fuori ben 4 Comuni.

4 commenti:

Antonio Aghilar ha detto...

Bene bene bene: ecco un altra, tra le tante, cose "concrete" realizzate dal Governo Moscarella III...E che non si dica che non eravate stati avvertiti...

http://lucacaporale.wordpress.com/2008/10/28/on-line-una-petizione-per-salvare-il-fiume-ofanto/

Oh, si si: questi si che sono ARGOMENTI da "campagna elettorale"...Altro che "aria fritta", "coscienzioso"!

“La giustizia non è mossa dalla fretta… e quella di Dio ha secoli a disposizione.”
(Umberto Eco)

Anonimo ha detto...

L'Unione, quella dei cinque reali siti, non c'entra con il flop del Gal "ori del tavoliere", ma le assonanze ci sono, eccome se ci sono. La pertinente assonanza riguarda la sconcertante incompetenza ed il continuo sciupio di risorse pubbliche disponibili che il nostro fattucchiere sindaco Moscarella (e soci/colleghi) continua a propinarci lasciandoci, ancora una volta, con il classico pugno di mosche in mano.
Ma temo che, con la società a testa in giù che ci siamo costruiti, probabilmente finarà anche con l'essere premiato da un'elettorato, il solito paesano che si fa facilmente convincere da una bolletta pagata in campagna elettorale e che invece (ma lui non lo saprà mai) sarebbe stato il diretto beneficiario di quel denaro che ha preso definitivamente un'altra strada grazie all'arroganza e all'incompetenza dei sindaci Moscarella (testadicazzo capofila dei 5 reali siti)-Pandiscia-Monaco-Palomba.
Se questi dovevano essere 5 reali siti...bhe!...4 hanno già abdicato!

M.

Anonimo ha detto...

Io ghettizzato dal mio sindaco moscarella perchè amico di Michele Iula!

Anonimo ha detto...

non ci credo, non può essere.
le prove prima di simili affermazioni sono d'obbligo sennò è diffamazione bella e buona