mercoledì 1 giugno 2011

Il patto necessario


“Radical chic”, “snob”, “lontana dalla base elettorale”. Evidentemente, la cosiddetta upper class deve aver fatto un patto si sangue con la “lower-middle” nel nome di Iaia Calvio, il primo sindaco donna. Un retaggio fortemente covato nel dna di Orta Nova dev’essere stato espulso come un corpo estraneo: la marginalizzazione della donna nei processi decisionali.
Un altro dato da non sottovalutare è senz’altro la vittoria dei partiti sul “qualunquismo”, con l’irrigidimento dell’altro candidato al ballottaggio, il commercialista Michele Antonio Porcelli, che ha sempre sostenuto di essere “contrario alla logica di partito”. Il Pd che prevale sulla lista civica col capo fortemente rivolto a destra, alla debolezza di Fli però. Il sindaco uscente Giuseppe Moscarella (Pdl), infatti, ha giocato certamente una partita strategica con la sua lista più forte, la migliore del primo turno: Alleanza popolare. Un bel bottino di voti che deve aver fatto da ago di una bilancia alleggerita, dall’altra parte, dal diktat  del giornalista Gianni Lannes: “Non andate a votare”. Se così è stato nelle urne, quei 1290 voti hanno sottratto molta sabbia sotto le gambe forti di Porcelli, che ha dilapidato qualcosa come un migliaio di voti. Ecco perché appare improbabile che gli oltre 2200 voti dell’ex missino di Stornara si siano dissolti nel nulla.
Un ribaltone da Prima repubblica? Non proprio. Dev’essere scattato qualcosa nell’elettorato, soprattutto negli ultimi giorni. Il logorio dell’avvocato ortese è stato lento ma costante. Ha sottratto voti dalle parole – azzardate e malevole – dell’altra parte. L’odio verso l’avversario, come nel più classico evolversi del discorso politico, ha penalizzato gli spargitori di veleno. “Non è una signora”: parole dure rimbalzate tuttavia sulla memoria di una famiglia storica di avvocati. Quasi impossibile trovare qualcuno disposto a profferire soltanto un maldicenza sul ricordo di Antonio Calvio. A pochi mesi dalla scomparsa, qualcuno pensò bene di proporre la candidatura al figlio Alessandro (fratello di Iaia): non ci furono tentennamenti nel declinare, con garbo, l’invito. Stessa cosa non è accaduta qualche tempo dopo, quando ad essere sostenuta è stata l’attuale sindaca.
Il progetto politico, tappa dopo tappa, ha permesso di incrementare i consensi fino al risultato imprevisto di ieri: 4.712 preferenze, pari al 52,52 per cento degli elettori. Porcelli si è fermato a 4.044, quasi stesse ancora scontando gli effetti di una paurosa frenatura col freno a mano tirato. La differenza di voti, al primo turno, era ribaltata. Ma, si sa, il ballottaggio ha sempre regole a se stanti. Moscarella docet, visto che ne aveva previsto l’esito; o, per lo meno, aveva lanciato messaggi in una direzione sostenendo che, nel caso di vittoria del commercialista, l’ingovernabilità sarebbe stata pressoché certa.
A sentire il “popolo”, il ventre ortese, sembrava dovesse esserci una vittoria schiacciante di Porcelli e della sua mela morsicata con lo sguardo troppo strambo per essere credibile (il logo della lista). Qualcuno ci ha fatto pure la parodia, inserendo un bruco tanto vispo quanto malefico. Deve aver lavorato parecchio il verde strisciante, visti i risultati. Una parte della vecchia politica è rimasta al palo. Un’altra parte, nemmeno tanto smilza, è rimasta dentro ad una poltiglia troppo ritrita. La discarica è stato il must della campagna elettorale, pur essendo un capitolo ormai chiuso da qualche anno. Ma evidentemente, la spinta al riciclo è sempre forte, ma solo nelle intenzioni. Poi si finisce sempre nell’indifferenziato, e nessuno se ne accorge più. Questa volta, per la prima volta, tocca ad una donna separare. Amministrare senza farsi capitombolare nell’abbraccio puzzolente. Impresa difficile. Certo non impossibile. La prima sorpresa, del resto, gli ortesi già l’hanno avuta.

l'Attacco, martedì 31 maggio

7 commenti:

Anonimo ha detto...

SE LA CLASSE DIRIGENTE NON CAMBIA...E SI STRINGE A CORTE

Ottimo articolo Michele con qualche venatura poetica un pò kitch...ci stà.

C'è però una cosa su cui approfondirei la riflessione ed è l'analisi che può scaturire dalla lettura delle prima parte del tuo articolo, (oltre che del voto) ovvero quella del "patto necessario" tra quei due blocchi della "upper class" ortese che 5 anni fa si fronteggiarono con il ballottaggio Iorio-Moscarella e che invece oggi, nel nome della conservazione (dello status quò prima ancora che del "buon nome" di qualcuno/a...) sembrano (sembrano?Le statistiche non lasciano molti dubbi...) aver stretto un patto che è difficile non ipotizzare figlio della logica gattopardesca...

Mi piacerebbe sbagliarmi. Tuttavia diventa difficile sbagliarsi quanto tra i voti di Moscarella (centro-destra?) per sezione e l'incremento della Calvio-per sezione, s'instaura un coefficiente di correlazione di 0,68. Se i teoremi dell'inferenza statistica valgono insomma per le elezioni non meno che per la medicina, un coefficiente di correlazione siffatto significa che non meno di 1500 voti di Moscarella sono passati alla Calvio...

Difficile credere che ciò sia dovuto agli eccessi verbali di Campanaro, non perchè questi non fossero censurabili ma perchè in 48ore diventa difficile spostare così tanti voti e sulla base poi di una dichiarazione da parte di un giornalista...

Ad influire, ed in maniera pesante, deve invece essere stata piuttosto una tenace volontà di "conservazione" dello status-quò o quantomeno dei meccanismi di (mal)funzionamento della macchina amministrativa. Il ché spiega anche il probabile quanto scontato appoggio dei dirigenti comunali alla Calvio. L'analisi del voto insomma lascia pochi margini d'interpretazione: il PATTO c'è ed è evidente. Adesso bisogna piuttosto sperare che nello scegliere se deludere i cittadini che hanno creduto in Lei o i "generali dell'esercito di Moscarella" che l'hanno sommersa di voti in cambio di un probabile "patto di continuità", il nuovo Sindaco scelga di deludere i secondi e non i primi...

Anonimo ha detto...

Premesso che al ballottaggio la gente è libera di scegliere, da un'analisi attenta del voto non si può non notare che al primo turno Iaia aveva già preso più voti delle sue liste, mentre Porcelli aveva attirato meno delle sue.
Ritengo anch'io, come da te sottolineato, che la vittoria di Iaia sia stata la vittoria dei partiti sul “qualunquismo”, la gente ha capito che le liste di appoggio a Porcelli più che essere espressione della società civile, erano farcite di ex politici trasformisti, itineranti in cerca di "sistemazione".
E proprio per questo motivo la riflessione sull'ingovernabilità del paese nel caso di vittoria del commercialista, non è stata solo di Moscarella ma di tutta quella parte dell'elettorato che nel primo turno non aveva votato per Iaia, ma che al ballottaggio ha riconosciuto in lei l'unica in grado di assicurare la governabilità.
Ritenere che il risultato elettorale sia frutto di un accordo sottobanco risponde solo alla logica del "lupo di cattiva coscienza come opera, pensa".
Prosit

Anonimo ha detto...

...ritenere che Iaia abbia incrementato del 56% i suoi consensi in 2 settimane senza nessun accordo (non necessariamente implicito e/o formalizzato) significa essere degli ingenui sprovveduti anche perchè quanto a trasformismo... non è che l'ex assessore di Moscarella che stà con lei non lo fosse, insieme con Mauriello e Attini (Ex PDL) o Sauro (ex PDL)...
Siate seri: e se prosit addà essere ditela tutta. Non è che un prosit alla conservazione...

Anonimo ha detto...

RITA GALLO PROPOSTA DA DINO RUSSO COME ASSESSORE DELLA NUOVA GIUNTA COMUNALE.

madonna e che fi.. questa rita gallo, notissima giornalista locale. al primo mattino, in piena astinenza e desideroso di avere sue notizie, sfoglio sempre avidamente i quotidiani pugliesi in cerca di sue notizie! i suoi articoli, sempre precisi e puntuali, sono una pietra miliare del giornalismo, la parola “cultura” fa posto alla fantasia, all’improvvisazione, al…al…selfservice della sintassi. un tripudio, ma che dico…un quadripudio di vocali e consonanti, un’impiego di virgole e virgolette magistralmente adoperate per scrivere sempre del “suo” dino russo anche quando si parla d’altro (es.: “oggi il clima è alquanto afoso? dino russo l’aveva previsto; domani si terrà il convegno sugli inceneritori? dino russo non ci sarà; iaia calvio vince al ballottaggio? dino russo il suo stratega…”)
insomma, una “coppia” di successo, il giusto mix per eccellere, la “primadonna” e la sua spalla, l’uno senza l’altro è più che dimezzato! ecco il perchè di questa proposta di assessorato.
chi si scandalizza non ha percepito il segno dei tempi, la filosofia “indipendente” dell’ex assessore della giunta moscarelliana. indipendentemente da ogni logica, da ogni competenza, da qualsiasi morale, da qualunque senso di vergogna! la gallina resta una gran fi..
e questo basta e avanza!!

Anonimo ha detto...

COMUNICATO DI DINO RUSSO E DELL'UDC

DINO RUSSO E L'UDC SCARICANO IAIA

non ci siamo, il comunicato riportato da caporale è da ribaltare! non è l'udc di "mister ex" che ha scaricato la calvio, ma è quest'ultima che, alla luce delle "cazzate" dell'ex uomo di moscarella, ora pupillo di cera, ha capito con chi si era alleata e.......lo ha lasciato al destino che si merita. una lunga scia di "pattume vario" segue l'operato del nostro fantomatico "mister ex", c'è gente che su questo blog (e non solo sui blog) ha spessissimo messo in guardia gli ortesi da quest'individuo capace di millantare crediti che non ha. riconosco la sua abilità nel saper vendere ghiaccio agli esquimesi, ad ingannare chi non ha avuto la ventura di conoscerlo bene, ma quando lui, ventolando in faccia il “peso” delle "sue" 150 vittime inconsapevoli, si trova a dover parlare di cose serie con persone serie e competenti il suo castello di carta non regge, chiunque con un pò di senso critico e con un minimo di capacità cognitive è in grado di accorgersi che può solo fare danni, che è un millantatore.
l'evolversi in negativo della sua situazione lavorativa da dipendente sofim (adesso sì che deve andare a lavorare!), le denuncie alla magistatura che riguardano il suo recente passato da assessore dell'ex amministrazione comunale targata moscarella, l'incompetenza tecnica più volte dimostrata circa le questioni che riguardavano le antenne telefoniche (non si è mai saputo, per esempio, se l'antenna di corso aldo moro sia mai stata messa in funzione e se, nel caso, abbia le necessarie autorizzazioni di post attivazione), le continue promesse mai mantenute sull'organizzare un convegno pubblico sugli inceneritori di capitanata, le risposte mai date su " che strada abbiano preso" i contributi economici ottenuti dagli anziani portati alle terme lasciano intuire (finalmente!!) alla neo sindaca calvio che quello che definirei molto generosamente "uomo di non sani principi" deve tornare a casa. A quest’ultima rimprovero il fatto di averlo difeso pubblicamente per “necessità elettorali” senza accertarsi se le accuse mosse dai vari lannes, maiellaro e compagnia danzante abbiano mai avuto fondamenta. Non va a suo onore questa postuma presa di distanza, ma…….capisco e accetto volentieri la sua scelta di dare un segnale di discontinuità! Adesso bando alle ciance (e ai fanfaroni) e buon lavoro.

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo, potrei giustificar il sindaco solo se Dino Russo fosse stato un semplice candidato in una delle liste. Comprendo che il candidato sindaco non possa vagliare una ad una tutte le persone. Ma con Russo lei ha firmato un accordo per volerlo come VICE SINDACO!Cavoli, ci avrà pensato prima.
Quindi 2 le cose: o non pensa bene o pensa poco. In entrambi i casi è inescusabile

Anonimo ha detto...

moscarella proclama: "è giunto il momento della responsabilità, abbiamo lasciato i conti in ordine e senza debiti"

excusatio non petita, accusatio manifesta.
sig. moscarella, un comune si indebita anche contraendo mutui, e lei, in qualità di sindaco ortese, ha contratto numerosissimi mutui che, immagino, siano serviti per la realizzazione di opere pubbliche. le chiedo di indicare a tutta la cittadinanza, votante e non votante, quali siano le opere pubbliche che hanno richiesto tale attuale indebitamento (più di quindici milioni di euro), evitando di citare le “opere pubbliche” che non hanno necessitato di “denaro autoctono” e realizzate con contributi europei-statali-regionali-provinciali come ad esempio l’ala della scuola media pertini, l’asilo nido in costruzione, il “passante” in corso d’opera all’incrocio di via stornara, l’edificio in fase di realizzazione in via xxv aprile da parte di festa costruzioni che doveva essere di edilizia popolare sfruttando i fondi del pirp, ma che sarà invece un palazzone le cui abitazioni vengono vendute a prezzi di mercato (e qui bisogna che la nuova amministrazione indaghi perchè, pare, qualcosina non quadra!) . non vorrà di certo portare come causa dell’indebitamento delle casse comunali opere come l’orribile ed inutile rotonda di corso aldo moro? o per caso la fallimentare zona pip che con la supervalutazione dei terreni espropriati agli amici compiacenti ha notevolmente contribuito allo stallo economico attuale?
no perchè, se così fosse, lei è colpevovole di aver governato orta nova avendo un concetto di sviluppo davvero “singolare”, e adesso, alla “prima della scala” esordisce con un’argomento che per lei è “piombo”.
appunto, scusa non richiesta, accusa manifesta.

uno.