venerdì 3 febbraio 2012

"Noi, abbandonati da destra e sinistra"



Ha dell’assurdo la vicenda dell’assegnazione dei servizi cimiterliali di Orta Nova. Al punto che i dipendenti, fino a poco meno di un mese fa (31 dicembre 2011) alle dipendenze della cooperativa cerignolana San Francesco d’Assisi, hanno denunciato tutto all’Ispettorato del lavoro, ai Carabinieri ed alla Procura della Repubblica di Foggia. 
“Chiediamo l’intervento delle autorità perché dal primo gennaio del 2012, nonostante  l’aggiudicazione del contratto alle società Pulitecnica di Capurso per quanto riguarda i lavori del verde e la cooperativa T e T di Rionero in Volture per i lavori del cimitero nel Comune di Orta Nova – scrivono nel testo della denuncia -, ad oggi non siamo stati assunti da nessuno”. Difatti, per norma, i lavoratori sin dal giorno successivo alla scadenza contrattuale con la cooperativa che fino a quel momento gestiva il servizio, avrebbero dovuto essere assunti dalla cooperativa subentrante nell’appalto. “Noi continuiamo a lavorare negli stessi posti e con le stesse mansioni – precisano – solo che il sindaco (Iaia Calvio), il segretario comunale e l’ingegner Giovan Battista Vece (capo dell’ufficio tecnico) del Comune di Orta Nova, ed alcuni consiglieri comunali di maggioranza, ci hanno garantito il salario a condizione di stare zitti. Ma come faranno a pagarci se non siamo stati assunti da nessuno? Visto che il Comune di Orta Nova ci procura i materiali e le attrezzature per lavorare – continuano – perché ci tiene a queste condizioni e non ci assume? Per queste ragioni vi chiediamo di voler intervenire urgentemente per sanare una posizione che potrebbe sfociare in disastro qualora accadesse un infortunio a qualcuno di noi. Sicuri di un vostro intervento, a nome di tutti gli operai senza assunzione, distinti saluti”. Non potevano esser più diretti.

Ecco una mail che hanno inviato in questi giorni:



Gent.mo Michele,
nel giorno in cui sulla gazzetta del mezzogiorno leggiamo che la cooperativa  S. Francesco mette in sicurezza tutti i lavoratori di Cerignola ricorrendo alla Cassa integrazione, noi lavoratori di Orta Nova siamo in mezzo ad una strada  senza soldi e senza assunzione. Ci domandiamo perché il comune di Orta Nova non ha fatto la stessa scelta del Comune di Cerignola? In modo che garantiva il posto di lavoro di noi tutti e nello stesso tempo risparmiava il Comune di Orta Nova. Invece siamo senza contratto e non sappiamo chi dovrà pagarci. Che schifo siamo tornati indietro di 50 anni. Tutto ciò è possibile? Sul tuo giornale si dice che il presidente Lapollo è di destra ed era amico di Moscarella, ciò non è vero perché se fosse stato vero oggi la cooperativa S. Francesco stava ancora a lavorare anzi abbiamo assisto a prese di posizione da parte di Lapollo  quando alcuni consiglieri di destra volevano il licenziamento di  operai di sinistra.
La stessa cosa è stata proposta da questa giunta di comunisti che ha preteso da Lapollo l’allontanamento degli operai di destra. La risposta della  cooperativa è stata negativa e  l’allontanamento della cooperativa S. Francesco da Orta Nova è stata una vigliaccheria politica. Come vedi Michele a Orta Nova non c’è differenza tra sinistra e destra entrambi gli schieramenti sono fuori di testa e contro gli operai.
Ora ti raccontiamo chi sono le ditte che si sono aggiudicate le gare. La Pulitecnica di Capurso  che si è aggiudicato l’appalto del verde è una società invisibile che viene caldeggiata dal Comune di Orta Nova non sappiamo per quale motivo. In questi giorni abbiamo incontrato il presidente della cooperativa di Rionero che non sa né leggere né scrivere e ha fatto ricorso alla cooperativa S. Francesco per la dotazione dell’alzabara.  Ci domandiamo perché nessuno si muove a fare chiarezza sulla nostra situazione occupazionale? Se entro il 15 di questo mese non ci sarà lo stipendio come da contratto arriveremo a fare lo sciopero della fame.
Ringraziamo il tuo giornale per l’aiuto che date ai senza voci come noi, da questo giornale desideriamo ringraziare la cooperativa S. Francesco per la sensibilità e il rispetto che ha avuto nei nostri confronti. I ricordi di questi anni sono tanti, le cene a Orta Nova e a Barletta, le partite di calcio tra svantaggiati, le feste di Natale  e i regali ai nostri figli. Vi preghiamo
di non abbandonarci.
Da tutti gli operai di Orta Nova distinti saluti.

1 commento:

antonio ha detto...

Nell'esprimere solidarietà a questi lavoratori, ridotti a merce e pezzenti dalla nuova politica degli anni 2000,che devono sempre navigare tra i tanti ostacoli giuridici e politici della nuova democrazia post-comunista(2^repubblica), chiedo cortesemente a tutti di essere onesti nell'uso delle parole. Qualcuno diceva che le parole sono pietre, pertanto chi governa non sono i comunistì, anzi l'amministrazione si comportano da anticomunista come la precedente, anzi è antidemocratica dichiarandosi democratica e questo mi preoccupa di più. Voglio solo ricordare che furono comunisti, tra gli altri:gramsci e Berlinguer(tre milioni di italiani ai suoi funerali!) e credo che ciò fosse dovuto all'amore che gli riversava il popolo lavoratore e non. Gramsci resiste ancora alla critica storica e risulta essere l'italiano più letto in tutto il mondo. Pertanto vi invito a criticare "il comunismo" se volete, ma ad aver rispetto degli uomini che vi hanno militato e che con altri grandi uomini di altri partiti democratici ci hanno dato una costituzione progressiva per la convivenza civile del popolo italiano. Ora che il pci non c'è più, credo che ci sia una stretta relazione con la condizione dei suddetti lavoratori. Il mondo del lavoro dipendente è stato schiavizzato.Che fare? giovani svegliatevi!