venerdì 11 aprile 2008

Annullata la 525/05


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La Provincia
ha deciso: la discarica di Orta Nova non si farà. La Giunta provinciale, riunitasi oggi a Palazzo Dogana, su proposta dell’assessore all’ambiente Pasquale Pellegrino, ha concluso l’iter di annullamento della delibera 525/2005 inerente l’autorizzazione alla realizzazione della discarica in contrada Ferrante, in agro di Orta Nova. Dunque, come promesso, questa Giunta ha concluso, assumendosene pienamente la responsabilità e non rinviando l’annosa questione a chi succederà, di portare a termine il percorso amministrativo che vieta alla società Agecos S.p.A. di terminare i lavori di costruzione. Una decisione sofferta. I sindaci dei Cinque Reali Siti e gli esponenti del comitato non politico “Salviamo la nostra terra”, erano presenti, ed hanno atteso alcune ore prima di gioire per l’atto tanto auspicato. Le premesse non erano incoraggianti. Prima della conferenza di fine mandato, il Presidente della Provincia Carmine Stallone ci confida: “ come ho già detto, è necessario che tutti gli assessori si prendano la responsabilità di questo atto. E poi, essendo una questione particolarmente delicata, ritengo sia opportuno attendere il pronunciamento del T.A.R., che avverrà entro la fine di questo mese. Non è mia abitudine fare le cose affrettate.” Si attendevano due assessori, appartenenti al partito socialista, che non si sono presentati. Alle tredici e trenta, la Giunta decide di deliberare nonostante le assenze. Un’ora dopo, l’ultimo punto all’ordine del giorno viene approvato. Al momento della comunicazione, non è presente alcun componente del “comitato delle donne”, creato da pochi giorni a Orta Nova. Dunque, si chiude, per il momento, un percorso durato due mesi, che ha visto grandi mobilitazioni popolari, presidi fissi sul sito della discarica e all’interno di Palazzo Dogana. Manifestazioni che hanno accelerato la procedura di adozione dell’atto. Tuttavia, solo dopo il trenta aprile sapremo se la questione discarica sarà archiviata definitivamente: per Agecos, la via giurisdizionale già intrapresa, risulta essere l’ultima chance.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

A Michele:
ieri sera nel suo "comizio" il Sindaco vi ha tirati in causa per ringraziarvi, intento meritevole che condivido, poi però ha dato la stura a tutta una serie di offese, incitazione alla violenza, accuse e chi più ne ha, più ne metta.
E' indubbio che ad Orta Nova negli ultimi tempi abbiamo assistito a scene indegne.
E' ertamente non condivisibile l'atteggiamento di chi sale su di un palco ed approfittando della popolarità conseguita (perseguendo una buona causa, almeno inizialmente, gliene va dato atto)spara a zero contro il Sindaco, con argomenti di carattere personale che nulla hanno a che vedere con il vero giornalismo, ma è altrettanto vero che Moscarella, a mio modo di vedere, usa lo stesso linguaggio, quando è lui ad avere la scena.
Io, da cittadino ortese, rimango disgustato, per me l'istigazione alla violenza (anche solo verbale)e l'intimidazione, da qualunque parte avvenga, è condannabile.
Insomma: "Non condivido quello che dici, ma darei la vita perchè tu lo dica", per me vale.
Mi piacerebbe conoscere il tuo parere.

Michele Iula ha detto...

Bisognerebbe affidarsi maggiormente al senso civico, che, ahimè, non abbiamo.Superata questa fase di estrema confusione, superate queste elezioni, spero si inizi ad essere più oculati rispetto al cosiddetto bene comune. Certo, è difficile sradicare questa mentalità così retrograda; non possiamo sperare che si risolva tutto entro breve termine.
Intanto, però, dovremmo cominciare a pensare alla reale risoluzione dei problemi: il voto, in questo caso, rimane la nostra unica arma, seppure logorata dalla inutilità degli ultimi anni. Fatto ciò, le polemiche e i carrozzoni demenziali
(vedi comizio Moscarella) lasciamoli agli altri.

Anonimo ha detto...

Sono fermamente convinto che la partecipazione democratica delle cittadine e dei cittadini alla gestione del patrimonio pubblico sia un bene prezioso, comune.
Per questo ritengo indispensabile che la preziosità di tale bene vada promossa e tutelata.
“La democrazia è partecipazione” cantava Giorgio Gaber, ma la partecipazione non può essere ridotta all’inserimento di un foglio di carta piegato in quattro in una scatola di cartone. Per questo credo che tutti avremmo preferito maggiori momenti collettivi e pubblici di confronto sulle problematiche amministrative emerse, tante e tutte importanti, che gli Amministratori del nostro territorio e delle nostre comunità non hanno voluto né saputoaffrontare.
Il non aver aperto questi spazi pubblici di dibattito è stato, secondo me, il primo punto debole delle recenti manifestazioni sulla discarica e “non solo”, perché le ha ridotte da partecipazione democratica a calcoli e/o fra i partiti.
Certo, siamo consapevoli che nel nostro territorio è ancora possibile avviare un percorso partecipativo , ma occorre essere anche consapevoli che questo percorso è difficile, accidentato, pieno di trappole. I partiti fanno fatica a rinunciare a fette di sovranità. Occorre però quantomeno aprire sentieri percorribili da parte della cittadinanza nella giungla degli interessi e dei particolarismi.
Discutiamo serenamente e proficuamente di “Democrazia e Partecipazione!

Anonimo ha detto...

Purtroppo siamo alle solite...è inutile!! Chiunque sale sul podio e riscuota popolarità alla fine si dimostra "DEBOLE" e infierisce su tutto e tutti! Che vuoi farci siamo uomini e non "ONNIPOTENTI"

Anonimo ha detto...

finalmente l'annullamento! sono contentissima....
certo poteva essere più bello avrei desiderato fare una mega festa con tutta la popolazione, tutti i sindaci e anche il giornalista!!!tutti insieme. noi che abbiamo lottato per un obiettivo comune. avremmo dovuto festeggiare, suonare con le macchine, con le trombe, fischietti...ma tanto mi sono rassegnata, queste cose si fanno solo ai mondiali e nn anche alle cose che interessano il nostro benessere!!!!