venerdì 4 aprile 2008

La nostra Compagnia


Anche Ortanova ha la sua valida compagnia teatrale, ma nessuno lo sa. Si chiama “Maria Valtorta”, in onore dell’ autrice della prima opera rappresentata: “Il Poema dell’Uomo-Dio”. Alla fondatrice della compagnia, la professoressa Margherita Pasquariello, l’idea della compagnia teatrale nacque nel lontano 1981, a Rodi Garganico, quando lavorava a stretto contatto con ragazzi provenienti dal riformatorio. Scelse il teatro come mezzo privilegiato per integrare e far partecipare questi ragazzi che, seppure con storie difficili alle spalle, hanno imparato ad impiegare creativamente le lunghe giornate all’interno del collegio. L’interesse fu massimo dal primo momento, e crebbe nonostante gli scarsi mezzi a disposizione. La valvola di sfogo offerta dal teatro catturò i loro animi, e li emozionò, fissando per sempre quei momenti nei loro cuori infelici. Questo forte messaggio sociale e l’esperienza accumulata, non si sono dispersi col tempo. Infatti, l’anno successivo, vede la luce la compagnia ortese; in essa confluiscono anche giovani dei paesi limitrofi. Sono gli anni dell’impegno religioso. I testi scelti per le rappresentazioni rimangono le opere valtortiane. Poi la svolta, con le commedie del grande drammaturgo Eduardo Scarpetta. Da Miseria e Nobiltà (riproposta ben cinque volte), a Tre pecore viziose; passando per ‘Nu turco napulitano. La messa in scena di queste opere nutre consensi anche fuori paese. Il Teatro del Fuoco di Foggia accolse con grande interesse la compagnia, e sancì un successo di pubblico importante per il futuro.

La necessità successiva fu quella di utilizzare il vernacolo ortese. Si volevano sfruttare le proprietà del dialetto locale: la possibilità di essere diretti, di suscitare nel pubblico l’interesse e la comicità del “linguaggio del popolo”. Per questo venne scritta un’opera interamente in dialetto, ambientata ad Ortanova durante il Ventennio fascista, intitolata Amore e Guerra. L’autrice dell’opera è proprio la professoressa Pasquariello. Ci spiega: “il mio intento era di rappresentare gli anni 30 e 40 del secolo scorso. Allora erano molto forti i valori della civiltà contadina, basti pensare al senso della famiglia, della comunità e del vicinato. Attraverso libri, interviste agli anziani che hanno vissuto quegli anni, ho raccolto il materiale necessario per scrivere un’opera, in tre atti, che fosse realmente ben documentata. Volevo spiegare come si viveva in quel periodo, quale era la giornata tipo per una famiglia contadina, fino allo scoppio della guerra e ai bombardamenti di Foggia del 1943.” I forti contrasti tra gioia e dolore presenti nell’opera, la rendono annoverabile al genere tragicomico. Appare evidente dalle parole dell’autrice il tentativo, attraverso il teatro, di riabilitare, anche se idealmente, le tradizioni di una volta. Insomma, di riappropriarsi delle proprie radici attraverso la rappresentazione teatrale dialettale.

E’ proprio la corrente dialettale a fare da cornice agli sviluppi seguenti. Dopo l’opera “ortese”, si ritorna alla grande commedia partenopea, soprattutto al teatro di Eduardo De Filippo. Alcuni anni fa fu messa in scena Natale in casa Cupiello; in questi giorni sarà rappresentata Filumena Marturano. Una commedia, in tre atti, scritta nel 1946 dal grande Eduardo. Opera molto impegnativa per l’intensità, il dialetto lontano per tempo e luogo dagli attori che sono, in gran parte, troppo giovani per immedesimarsi nelle vicende narrate. Antonella Sansone, che interpreterà Filumena, ci spiega le difficoltà riscontrate: “sono troppo giovane (ha 16 anni, NdR) per riuscire ad interpretare perfettamente alcuni momenti intensi: Filumena parla da madre e, soprattutto nei monologhi, ho avuto grosse difficoltà. In ogni caso, ce la metteremo tutta per emozionare il pubblico e per dimostrare l’enorme lavoro svolto da tutti i membri della compagnia”. Compagnia composta, inoltre, da: Luciano Liscio (che interpreterà Domenico Soriano), Annamaria Mennuti, Donato Annichiarico, Daniela Russo, Francesco Giagnotti, Michele Trecca, Alfredo Masotti, Giovanni Maffione, Antonella Scuccimarra, Mariangela Loconte, Rocco Mastropietro e Ciro Loconte. Una compagnia formata dal giusto mix tra giovani e meno giovani, guidati dalla precisa regista e scenografa Margherita Pasquariello.

Non li muove l’interesse economico; sono ragazzi che curano, minuziosamente e con grande parsimonia, ogni aspetto della messinscena: i costumi vengono creati da sarte volontarie che prendono a cuore questi ragazzi; le prove vengono svolte in un locale di pochissimi metri quadrati che non gli consente di provare coralmente, ma solo a scaglioni; le scenografie sono create e montate con pochi mezzi ( i mobili, ad esempio, vengono a volte presi in prestito), ma con grandi risultati. Il Comune di Ortanova non li ha mai considerati come dovrebbe. Non sono mai stati finanziati da nessuna amministrazione e mai sono stati inseriti nel calendario di alcuna stagione teatrale: si è sempre preferito chiamare compagnie “di fuori”, seppur sconosciute. L’unica fonte economica di sostentamento risiede negli sponsor locali. Un ragazzo della compagnia, con una smorfia che palesa un amaro sarcasmo, ci confida: “ siamo costretti a portare a mano, non avendo i soldi, tutti i componenti della scenografia, compresi i mobili, dal luogo delle prove fino al Teatro Comunale di Ortanova”.

L'Attacco, 04/04/2008

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Michele , questo argomento non interessa a nessuno ,perchè qui si parla di costume e società,cultura ,arte . Sarebbe stato più letto se si parlava di zizzanie,critiche ,insulti.......W la gente onesta ,W l'arte,W la cultura........ne abbiamo tanto bisogno.

Anonimo ha detto...

Auguri Fragolino!! Stai diventando vecchio eh! Ciao! Sà!

Anonimo ha detto...

"IL NEMICO "
"Ti sei svegliato prima dell'alba dopo una notte di rabbia insonne, ma il tuo nemico non l'hai trovato. Quando il sole era basso con ansia e odio hai attraversato tutta la pianura, ma il tuo nemico non l'hai trovato. Mentre il sole era alto nel cielo tu sudato e disperato hai cercato tra le piante di tutta la foresta, ma il tuo nemico non l'hai trovato. Il sole era rosso nel cielo mentre tu malinconico e ormai rassegnato nell'infelicità cercavi sulla cima di tutte le colline, ma il tuo nemico non l'hai trovato. Ora sei stanco e ti riposi sulla riva di un ruscello, guardi nell'acqua e nel suo riflesso ecco il tuo nemico: l'hai trovato.
Vinci te stesso e avrai ottenuto Pace" Dedicato a chi insegue il nemico.......

Anonimo ha detto...

....Questa è la prova di come sia molto ma molto provinciale anzi sarebbe meglio dire contadina la società di Orta Nova!

Anonimo ha detto...

Carissimo Michele Iula, sono l'Assessore alla Cultura e Spettacolo della Città di Orta Nova, Aldo D'Agostino.
Prima di tutto devo ringraziarti infinitamente per l'impegno che costantemente dimostri nel curare questo blog e complimentarmi per gli ottimi risultati finora raggiunti.
Ad Orta Nova abbiamo bisogno anche di queste cose per riuscire a progredire culturalmente, per riuscire ad aprire le nostre menti a nuove e costruttive idee....
Questo blog risulta essere un ottimo mezzo di comunicazione, utile per scambiare opinioni e pareri in merito agli argomenti che caratterizzano il nostro vivere quotidiano.
Proprio perchè tale mezzo di comunicazione ha un forte potere mediatico, soprattutto tra i giovani che spopolano su internet,
sento la necessità di correggere un passaggio dell'articolo tratto da "L'Attacco" del 04.04.2008, riguardante lo spettacolo della compagnia teatrale ortese "Maria Valtorta" e da te pubblicato interamente.
Il periodo in questione recita così:
"........Il Comune di Ortanova non li ha mai considerati come dovrebbe. Non sono mai stati finanziati da nessuna amministrazione e mai sono stati inseriti nel calendario di alcuna stagione teatrale: si è sempre preferito chiamare compagnie “di fuori”, seppur sconosciute."

Premetto che non ho alcuna intenzione di parlare e giudicare chi mi ha preceduto nel corso dei vari anni, vorrei soltanto parlare del periodo che mi riguarda.
Sicuramente nessuno avrà riferito all'autore dell'articolo che la sala teatro utilizzata nella serata di giovedì era stata messa a disposizione dall'Amministrazione Comunale quale contributo alla realizzazione dello spettacolo; e sicuramente nessuno avrà riferito all'autore dell'articolo che stesso contributo fu elargito nel dicembre 2006 quando andò in scena "Amore e Guerra" e per chi non si intende di questi argomenti mi piacerebbe ricordare come il costo per l'utilizzo della sala teatro è forse l'elemento che più incide tra le spese da sostenere.
Naturalmente questo è soltanto un piccolo aiuto rispetto a quelle che sono le esigenze economiche e logistiche utili a mantenere in vita una compagnia teatrale; ma considerando i tempi che corrono e le ristrettezze economiche con cui siamo costretti a convivere e lavorare, sarebbe da ritenersi soddisfatti per quanto si riesce ad ottenere.
Giustifico tranquillamente colui il quale ha redatto l'articolo anche perchè sui manifesti e sugli inviti nessun logo e nessun ringraziamento al Comune è stato riportato (non so in sala...).
Con questo intervento, sia chiaro, non intendevo rimproverare nessuno, ne tantomeno chiedere i ringraziamenti a qualcuno, il mio era soltanto un modo per fare un pò di chiarezza e per rinnovare i complimenti ed i ringraziamenti alla compagnia teatrale ed all'Amministratore di questo blog. Ciao a tutti...!

Anonimo ha detto...

Carissimi amici e compagni tutti :)
Approfitto del passaggio su questo blog dell'Assessore alla cultura di Orta Nova, per proporre la messa in scena dello spettacolo teatrale "Il giornalista e il Sindaco", opera pubblicata postuma dal Grande Luigi Pirandello e mai messa in scena per mancanza di figurani in grado di replicare con un minimo di credibilià i personaggi che il buon Luigi affrescò negli ultimi anni della sua vita quando, ormai pregno di quella saggezza che riesce a trarre anche dal più amaro e triste degli episodi di Vita un'aspeto comico...
Ragazzi sono molto serio: appena si calmano le acque...cominciamo a lavorare alla sceneggiatura :)
Non dobbiamo lavorare poi neanche tanto: è praticamente già tutto scritto!!!
Sarà un successo mondiale, ne sono certo!!!!
E sono anche sicuro che l'Assessore non vorrà negare il Suo impegno per contribuire alla messa in scena di una simile, GRANDIOSA COMMEDIA che, depurata dall'aspetto tragico insito nella realtà dei fatti che essa descrive, saprà di sicuro deliziare il pubblico di ogni età e cieto sociale che vi vedrà rappresentato se stesso, con tutte le sue miserie ed i suoi pregi...con tutte le basezze e gli arditi slanci di una comunità forse ancora troppo giovane per riuscire a trarre vantaggio dagli errori del passato, ma già abbastanza vecchia per sentire di non avere più molto tempo a diposizione...

PS: Ma lo sapete che se vince Paolo Campo ci fanno l'inceneritore? E che se vince Pepe...boh..fore...pure?!?!?

...proprio un bel finale pirandelliano:...e mentre il Giornalista accusava il Sindaco e il popolo si divideva nell'accusare ora l'uno ora l'altro ...e tutti quanti litigavano tra loro senza ad un certo punto più sapere neanche perchè...ecco arrivare un gruppo (Marcegaglia) di foresterieri ben agguerriti che, praticamente senza colpo ferire, s'impossessò di loro, delle loro vite e del loro futuro...

vox populi ha detto...

CIAO MICHELE.
SIAMO DOMENICO E NUNZIO DI STORNARELLA.
VISITA IL BLOG DI VOX POPULI, LASCIA I TUOI COMMENTI E PROPONILO AI TUOI AMICI.
A PRESTO

Anonimo ha detto...

Bravo bravo Michele..
Io so quanto costa affittare una sera al cicolella.
400 euro.
Vergognati assessore hai perso un'occasione per tacere.
Qui parliamo di una compagnia che lavora per un anno intero..
Volevi anche l'applauso dopo lo spettacolo..
come direbbe Toto': ma mi faccia....

Anonimo ha detto...

Casualmente oggi ho rivisitato questo blog ed ho letto quanto scritto da un "anonimo" il 17 aprile scorso.....
Naturalmente non perderò molto tempo nel rispondere, ne tantomeno ne farò perdere troppo a voi per leggere la replica, dico soltanto a chi non ci credesse, di andare ad informarvi personalmente sul costo della sala, direttamente al cicolella, si parla di oltre 1.000,00 Euro...
ma se pur fossero 400,00 rimane comunque un contributo importante, utile al sostentamento della Compagnia teatrale!
Non voglio gli applausi, penso che una qualsiasi persona obiettiva l'abbia capito, ma sicuramente non dovrei neanche vergognarmi, come riferisce sempre lo stesso "anonimo", grazie....